Esiste un aspetto fondamentale che differenzia i bicchieri portatili Spreeng dalle altre proposte presenti sul mercato: la componente benefica. Tra i valori fondanti della giovane startup sostenibile c'è infatti quello di voler aggiungere valore al nostro modo di consumare. Ciononostante Spreeng riconosce che pensare di cambiare radicalmente gli stili di vita delle persone da un giorno all'altro è pressoché utopico.
La società contemporanea si basa su un modello economico iper-consumistico dove vi è una overproduction da parte delle aziende ed una overconsumption da parte dei consumatori. Lo vediamo per esempio con i pacchi di pane in cassetta americani in formato XXL, in grado di sfamare una famiglia di 15 per una settimana ma con una data di scadenza che non permette di finire il pacco a una famiglia di 4. Il risultato? Sovrappeso e sprechi ingiustificati.
Tale modello commerciale è fatto per restare ma nuove classi di consumatori come i green consumers e gli aware consumers stanno facendo la loro entrata ormai da qualche anno. Queste nuove personalità si scostano dalle figure fanatiche, complottiste e provocatorie degli ambientalisti degli anni '70. Si tratta piuttosto di figure ordinarie della società con un maggior grado di consapevolezza dei loro consumi. Gli aware consumers sono quelli che leggono la descrizione dietro i pacchi, si informano sui metodi di produzione di una merce e prediligono qualità, sostenibilità e trasparenza a prezzo e quantità. Rimane di conseguenza la convinzione che uno stile di vita sostenibile ed attento implichi necessariamente maggior sacrificio e costi più elevati.
L'idea Spreeng stravolge queste dinamiche. Oltre a promuovere l'abbattimento di spreco generato dai bicchieri usa e getta, la startup innovativa devolve il 10% dei ricavi a cause di sostenibilità ambientale e sociale, identificate dal colore di ogni prodotto. Tramite la partnership con aziende come Treedom e Onlus benefiche come Marevivo e Shosholoza, gli Spreeng Cups permettono ai consumatori di avere un impatto tangibile sul nostro pianeta: i bicchieri verdi contribuiscono a piantare nuovi alberi, quelli blu a ripulire i mari dalla plastica e infine i bicchieri rossi inviano aiuti umanitari a paesi sottosviluppati. Tuttavia, la startup lunge da posizionarsi come un ente benefico. L'idea di fondo non è infatti quella di fare beneficienza ma di porre una virtuosità e circolarità al nostro metodo di consumo. Spreeng propone in tutto e per tutto un nuovo modello commerciale, ponendo un valore aggiunto ad ogni acquisto. Nell'universo Spreeng le nostre tendenze consumistiche continuano ad esistere ed ai consumatori non viene chiesto alcun sacrificio. Anzi, "consumate, consumate e ancora consumate. Poichè più lo fate più il mondo ne giova".
Il modello proposto vuole quindi fungere da esempio. In una società dove accumuli, sprechi e metodi di produzione non sostenibili sono ancora all'ordine del giorno si può usare le circostanze a proprio vantaggio. Si tratta letteralmente di cambiare la prospettiva con cui si guarda un ingranaggio di un sistema troppo grande per essere cambiato. Da un lato c'è un meccanismo sovraccaricato con un tradizionale modello input - output specifico (il valore del prodotto finale è limitato al prodotto stesso). Dall'altro c'è lo stesso meccanismo dove peró l'output è diversificato e si ramifica per fungere da input per prodotti non necessariamente legati al prodotto stesso. È un approccio circolare, virtuoso e olistico del modo di concepire la società dei consumi: ad ogni azione vi è una pro azione. Spreeng ci invita a riflettere su come un piccolo gesto, se fatto da molti, puó davvero cambiare le cose.