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Vi ricordate i bicchieri pieghevoli da campeggio in auge negli anni '60? Bastava che si rompesse uno dei cerchi concentrici della struttura che l'intero bicchiere doveva essere gettato via. Non proprio sostenibile come iniziativa. La praticità e i costi bassi derivati dalla plastica erano le colonne portanti di quel progetto. È curioso pensare come il fine ultimo di un accessorio cambi fondamentalmente secondo il contesto storico in cui lo si posiziona. I bicchieri tascabili da campeggio di una volta erano infatti composti da plastica. Anche di basso livello. L'obbiettivo dei produttori non era quello di promuovere un oggetto resistente e longevo, anzi, era quello di fornire un accessorio che doveva essere sostituito appena dopo un graffio. Nessuno da biasimare se prendiamo in considerazione il contesto storico ed economico di quel periodo. La plastica in questione era la nuova frontiera dei materiali: rivoluzionaria, versatile ed estremamente efficiente in termini di costi-opportunità. 

Ma il mondo è cambiato. Cambia di continuo e lo fa sempre piú velocemente. Con lui cambiano le aspettative, i bisogni e le necessità di consumatori ed aziende. "L'apprezzamento consapevole ha bisogno di un intervallo storico, un'interruzione nel tempo per guardarsi dietro. La storia è una registrazione del passato; la valutazione critica è retrospettiva" - come detto da Soetsu Yanagi. I tempi stanno accelerando verso nuove direzioni. Tutto oggi è diventato sorprendentemente nuovo. Il futuro è nuovo e cosí lo è il passato. Tutto ció che sappiamo e vediamo è diventato soggetto di rivalutazione. Cosí vale anche per i bicchieri da campeggio degli anni '60. Se proiettati nel futuro, quegli stessi bicchieri sarebbero soggetti a una rivalutazione storica e si ritroverebbero all'interno di una coerenza assai utile e necessaria: nel panorama contemporaneo gli oggetti assumono un ruolo incentrato su utilità, versatilità e longevità.

È il 2030. I bicchieri di plastica sono ormai un ricordo del passato. Al loro posto ci sono accessori personali, duraturi e pratici. Consumare e conseguentemente buttare è diventato un gesto inconsueto. Ora ci si affeziona ai propri oggetti, si instaura un rapporto fondato su un'esperienza quasi affettiva. La proprietà è diventata una condizione umanamente intima e il rispetto per la terra una conversazione implicita. Ma non è il 2030. Siamo nel 2022 e tutto è sempre ancora nuovo. È un momento di transizione dove i valori delle nuove generazioni si scontrano con le speculazioni delle vecchie. Tra le due fazioni ci sono battaglie sociali che stanno gradualmente accogliendo nuovi oggetti nel presente. Oggi la plastica monouso sta accusando attacchi sempre da piú fronti aprendo di conseguenza le porte ad alternative sostenibili. Quali sono quindi i contesti nei quali alternative come i bicchieri riutilizzabili possono effettivamente sostituire i bicchieri monouso? Per rispondere alla domanda bisogna considerare le iniziative dove vi è un uso intensivo di bicchieri usa e getta. Prima di tutto ci sono le attività ludiche di grande taglia come concerti e festivals. Queste sono seguite da consorzi piú ristretti come le grigliate con amici, i pic-nics, i campeggi e le attività mondane. Infine, ci sono le sfere familiari: nel proprio abitare, in barca, in spiaggia ed in viaggio. A tutte queste circostanze si sommano poi gli insiemi istituzionali o di gruppo: gli uffici e le scuole in primis. 

Se togliessimo i bicchieri usa e getta dall'equazione dei contesti sopracitati, l'inquinamento derivato dalla plastica monouso verrebbe abbattuto drasticamente. L'aspetto interessante è che proposte come i bicchieri riutilizzabili Spreeng non sono né scomodi né difficili da implementare. A differenza dei celebri bicchieri da campeggio degli anni '60, gli Spreeng sono indistruttibili e quindi longevi, possiedono delle proprietà che permettono di riporli in una tasca,  consumare ogni tipo di bevanda ed in ogni tipo di contesto. Sono quindi versatili ed utili. Il bambino allora mette il suo bicchiere da utilizzare a mensa nella cartella prima di andare a dormire, lo studente lo porta con se in università, la ragazza alla moda non esce più senza averlo in borsa, la famiglia in macchina verso la spiaggia se lo ricorda insieme all'ombrellone e la borsa frigo, lo sportivo ce l'ha con se durante un arrampicata e l'avventuriero in campeggio, il giovane lavoratore lo usa in ufficio, o durante lo smartworking, per poi portarselo con se alla festa del Venerdí sera. In un contesto storico dove sostenibilità fa rima con utilità e valore con longevità, si puó affermare che nuovi oggetti come i bicchieri riutilizzabili Spreeng fanno parte del futuro di oggi o, meglio ancora, del presente di domani.